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  • Postato da: hengi

Nonostante i grandi progressi che hanno influenzato positivamente il mondo imprenditoriale, rimane ancora oggi un pregiudizio nei confronti di chi, in azienda, ricopre un ruolo guida: l’imprenditore deve avere una certa età.

La figura del titolare d’azienda, cioè, è più credibile e ispira più fiducia se ha qualche hanno di più d’esperienza sulle spalle.

Questa convinzione può scaturire da due ragionamenti. Uno di tipo pratico: chi guida un’azienda deve potersi affidare all’esperienza maturata nell’arco della carriera, quindi un bagaglio di conoscenze e pratiche consolidate in anni e anni di lavoro. Un’altra invece di tipo più marcatamente ideologico: l’età conta, soprattutto nei ruoli che richiedono una certa responsabilità, perché ispirano più fiducia e professionalità.

Per quanto legittimo, però, tutto questo rischia di frenare la crescita o, peggio, chiudere le porte a molti giovani, non ritenuti all’altezza del ruolo perché appunto “troppo giovani” per guidare un’impresa in autonomia e con successo. 

La verità è che, anche se indubbiamente l’esperienza è un valore importante in chi ricopre un ruolo decisionale all’interno di un’azienda, un valore spesso determinante, non può essere l’unico metro di giudizio.

Ambizione e visione, infatti, possono compensare ciò che “manca” in esperienza. Un imprenditore giovane ha dalla sua il coraggio di impegnarsi in una nuova avventura, la passione e la tenacia per farla crescere, l’ambizione di fare la differenza, oltre che anni di inevitabile crescita e miglioramento. 

Di fatto dare spazio ai giovani in azienda, anche e soprattutto in ruoli di responsabilità, può rivelarsi il grande valore aggiunto che fa la differenza in un’impresa: l’attenzione e la sana follia che spesso guida questi ragazzi che hanno voglia di mettersi in gioco traina e contagia tutti i livelli della realtà che hanno tra le mani con propositività.

La vera svolta perché questo pregiudizio non faccia più presa e un giovane sia credibile quanto un cinquantenne deve ancora venire. La mancanza di incentivi e fondi che favoriscano questo tipo di atteggiamento e cambio di prospettiva spesso pesa molto sulle realtà presenti sul mercato. 

Ma noi di Orange-Europe e la nuova generazione iniziamo a farci sentire e a cambiare le cose, dimostrando con umiltà e oggettività che l’età è solo un numero.